Dieci varianti dello Spritz che si possono bere nei bar di Venezia. ( Prima Parte )

Il successo dello Spritz, da qualche anno a questa parte, è travolgente. Sarà per il suo colore acceso che fa allegria, sarà per il fatto che è poco alcolico e facile da bere, sarà per una campagna di promozione internazionale, oggi lo Spritz è diventato – anche all’estero – un simbolo dell’aperitivo italiano.

La storia dello Spritz

In realtà lo Spritz ha origini molto antiche, anche se nel tempo si è parecchio discostato dalla versione originaria. All’inizio, infatti, lo spritz era una sorta di prosecco allungato con bitter e seltz, di cui troviamo ancora testimonianza oggi in alcuni dei bar veneti o friulani più veraci. I clienti più anziani, lì, non si piegano certo alla moda, e continuano a ordinare il loro Spritz vecchia maniera.
Lo Spritz così fatto venne probabilmente creato a inizio dell’Ottocento, quando i soldati dell’Impero austriaco di stanza nel Regno Lombardo Veneto, non convinti del gusto troppo forte dei vini locali, decisero di annacquarli un po’ utilizzando l’acqua gasata, per renderli più beverini. Ed ecco lo Spritz delle origini: un bicchiere di Prosecco con uno spruzzo di acqua gasata. Non a caso, il nome del drink viene proprio dal verbo tedesco spritzen, che significa “spruzzare”.
Il successo dello Spritz, da qualche anno a questa parte, è travolgente. Sarà per il suo colore acceso che fa allegria, sarà per il fatto che è poco alcolico e facile da bere, sarà per una campagna di promozione internazionale, oggi lo Spritz è diventato – anche all’estero – un simbolo dell’aperitivo italiano.

La storia dello Spritz

In realtà lo Spritz ha origini molto antiche, anche se nel tempo si è parecchio discostato dalla versione originaria. All’inizio, infatti, lo spritz era una sorta di prosecco allungato con bitter e seltz, di cui troviamo ancora testimonianza oggi in alcuni dei bar veneti o friulani più veraci. I clienti più anziani, lì, non si piegano certo alla moda, e continuano a ordinare il loro Spritz vecchia maniera.
Lo Spritz così fatto venne probabilmente creato a inizio dell’Ottocento, quando i soldati dell’Impero austriaco di stanza nel Regno Lombardo Veneto, non convinti del gusto troppo forte dei vini locali, decisero di annacquarli un po’ utilizzando l’acqua gasata, per renderli più beverini. Ed ecco lo Spritz delle origini: un bicchiere di Prosecco con uno spruzzo di acqua gasata. Non a caso, il nome del drink viene proprio dal verbo tedesco spritzen, che significa “spruzzare”.

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